Chi ebbe diritto di batter moneta (antico privilegio feudale) fregiò com i simboli delle proprie arme l’oro e l’argento monetato, un’usanza questa in vigore encora oggi negli stati retti a monarchia ed anche in molte repubbliche.
Infine, personaggi di eminenti casati, al termine della loro vita terrena, vollero impressi i loro stemmi sulle pietre tombali e sui monumenti funebri.
Anche per questi motivi lo spirito che deve animarci nel confrontarci com esso è la convinzione di trovarci dinanzi ad un messagio, sia pure di tipo particolare, e nello stesso tempo ad un simbolo assai suggestivo, nel quale si possono riconoscere ed incontrare le generazioni antiche e moderne dei D’Angieri o D’Angeri.