La maggior parte vuole che rappresenti la benda com cui si incoronavano anticamente i re, specialmente se è bianca o d’argento; ma se questa opinione fosse giusta non la potremmo incontrare nelle arme dei semplici gentiluomini.
Altri vogliono che la fascia rossa in campo argento sia un ricordo della dignità senatoria perchè assomiglia al “laticlavus” dei Romani. Bisogna però notare che questa fascia si trova in arme di famiglie che non hanno avuto mai a che fare col patriziato della grande città.
Il Du Cange, poi, pensa che la fascia provenga dalla fasciola o giarrettiera che serviva ad allacciare le calze. Ma sarebbe invero curioso che un legaccio fosse tanto comune e di tanto pregio nel blasone, benchè sai stato appunto un legaccio l’occasione che si istituisse il nobilissimo Ordine della Giarrettiera.
Altri ancora sostennero che la fascia rapresentasse le bende d’onorate ferite, ma anche questa opinione non merita maggior credito della precedente. Molti Francesi ne attribuiscono l’origine alla corazza perchè sta nel mezzo dello scudo, come fecero del capo l’elmo e della punta il calzare dei cavalieri.
Più ragionevole sarebbe il parere di coloro che vi vedono rappresentata una sciarpa da torneo a favore delle dame, se non fosse più naturale che questo ornamento sia rappresentato dalla banda o dalla sbarra, che indicano appunto, colla loro posizione diagonale, una tracolla.
Quanto a noi, concordiamo col Pietrasanta e col di Crollanza, che per primi interpretarono la fascia come un cingolo militare, infatti la posizione nello scudo e la frequenza di questa pezza nelle armi ci danno motivo di vedere nella fascia uno dei principali distintivi della cavalleria.