Lo Stemma

Altri autori ci dicono che simbolicamente la fascia può rappresentare un buon generale; quella rossa la maestà giusta e la vittoria audace e quella d’argento illustre prosapia, prudenza e grandezza. La fascia è, col capriolo e la croce, una delle pezze più comuni nell’araldica; ve ne sono in abbondanza sia nelle arme italiane, come in quelle francesi, danesi e delle altre nazioni.

Le tre fasce presenti nel nostro stemma sono dette “in divisa”, poichè hanno un’altezza pari alla metà delle sette di larghezza dello scudo.

Nel nostro stemma, come abbiamo detto, compaiono tre fasce ed anche questo numero há una sua valenza storica ed araldica.

Universalmente considerato come perfetto, il tre è l’espressione numerica per eccellenza. Se la religione ci ricorda che la Santissima Trinità, come le virtù teologali, trovano riscontro in questo numero, anche la più classica letteratura ci rammenta che tre sono le partizioni della Divina Commedia, tre i versi di ogni terzina, trentatrè le terzine di ogni partizione!

Il significato di questo numero sta quindi ad indicare, almeno questo è il nostro pensiero, come ci si trovi dinanzi ad uno stemma perfetto: se tale è lo stemma, perfetta è anche la Casata che lo porta.

Dalla prima delle tre fasce parte, come se nascesse da essa, un leone, figura araldica molto importante.

Vorremmo infatti dire subito che questo animale contende all’aquila il vanto di essesre la più nobile figura del blasone.

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